⭕ Il Pil, come il cuculo nel nido
L’economia della ciambella di Kate Raworth – puntata 6
Sette mosse per pensare come un economista del XXI secolo
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1a mossa, Cambiare obiettivo
Passare dal Pil
alla Ciambella in equilibrio
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Il Pil, come il cuculo nel nido
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Il cuculo non nidifica e non cresce i propri piccoli.
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La femmina di cuculo, infatti, attende il momento in cui il nido di altri volatili sia incustodito per deporvi il suo tra le uova già presenti.
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Quando i proprietari del nido rientrano, ignari, covano amorevolmente le loro uova compreso quello intruso che apparentemente è somigliante alle uova legittime.
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Quando si schiude, generalmente prima degli altri, il pulcino cuculo si libera delle uova degli uccelli proprietari del nido e li getta fuori.
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Rimasto solo, verrà nutrito abbondantemente diventando più grande degli stessi genitori adottivi con dimensioni assurde tali da debordare dal minuscolo nido.
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Kate si serve di questa metafora per affermare che il “pil-cuculo” si è impossessato del “nido-economia”: la sua crescita è diventato l’obiettivo dell’economia stessa.
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Come ha fatto l’economia a perdere il suo obiettivo?
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Scopriamo la sua genesi.
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Nell’antica Grecia, Senofonte (circa 390 a.C.) coniò il termine “economia” descrivendola come arte, la pratica della gestione domestica. Più tardi Aristotele distinse l‘economia dalla crematistica cioè l’arte di acquisire ricchezza.
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Nel 1767 con James Steuart l’economia perse il concetto di arte per passare a “scienza delle politiche domestiche nelle nazioni libere”. Steuart affermò che essa ha lo scopo di assicurare un certo fondo per la sussistenza di tutti gli abitanti e creare cooperazione tra di essi per soddisfare i reciproci bisogni e i desideri.
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Nel 1776 Adam Smith, sebbene sia noto per aver promosso il mercato libero, riformulò la definizione dando all’economia il duplice scopo di fornire sussistenza alle persone e allo Stato introiti da destinare ai servizi pubblici.*
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La vera svolta avvenne nel 1844 con l’economista John Stuart Mill, uno dei massimi esponenti del liberalismo, che descrisse l’economia politica come “una scienza che delinea le leggi di quei fenomeni della società che sorgono dalle operazioni combinate dell’umanità per la produzione della ricchezza”.**
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In altre parole per Mill l’oggetto di studio dell’economia non è la società economica nel suo complesso ma l’aspetto umano di ricercare la ricchezza.
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Questi princìpi diventano la tendenza perseguita da molti altri economisti nei decenni successivi che diedero svariate definizioni perdendo pian piano il concetto di occuparsi dei valori e degli obiettivi propri dell’economia.
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Alla fine è emersa come una “scienza positiva”,** analizza “ciò che effettivamente è” ossia la sua finalità è puramente conoscitiva.
E, per tornare alla metafora del cuculo, il nido incustodito va riempito.
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Vuoi sapere quando è nato il Pil?
Non perderti la prossima puntata.
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Immagine:
Blog LaValnerina.it
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Legenda relativa ai link:
* fonte citata nel libro “Economia della Ciambella”
** approfondimento suggerito da Culturaintour
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