Frida Kahlo al Mudec
22/04/2018, inLa mostra riunirà, in un’unica sede espositiva, per la prima volta in Italia e dopo quindici anni dall’ultima volta, tutte le opere provenienti dal Museo Dolores Olmedo di Città del Messico e dalla Jacques and Natasha Gelman Collection, le due più importanti e ampie collezioni di Frida Kahlo al mondo. Grazie alla partecipazione di autorevoli musei internazionali che presteranno alcuni dei capolavori dell’artista messicana mai visti nel nostro Paese, emergerà come Frida Kahlo nasconda ancora molti segreti. Attraverso fonti e documenti inediti svelati nel 2007 dall’archivio ritrovato di Casa Azul (dimora dell’artista a Città del Messico) e da altri importanti archivi qui presenti per la prima volta con materiali sorprendenti e rivoluzionari, scopriremo un’artista nuova, che tanto ha sofferto, quanto ha amato.
Frida Kahlo al Mudec, speciale Donne
22/12/2017, inLa mostra riunirà, in un’unica sede espositiva, per la prima volta in Italia e dopo quindici anni dall’ultima volta, tutte le opere provenienti dal Museo Dolores Olmedo di Città del Messico e dalla Jacques and Natasha Gelman Collection, le due più importanti e ampie collezioni di Frida Kahlo al mondo. Grazie alla partecipazione di autorevoli musei internazionali che presteranno alcuni dei capolavori dell’artista messicana mai visti nel nostro Paese, emergerà come Frida Kahlo nasconda ancora molti segreti. Attraverso fonti e documenti inediti svelati nel 2007 dall’archivio ritrovato di Casa Azul (dimora dell’artista a Città del Messico) e da altri importanti archivi qui presenti per la prima volta con materiali sorprendenti e rivoluzionari, scopriremo un’artista nuova, che tanto ha sofferto, quanto ha amato.
Kandinskij, speciale bambini
30/04/2017, inIl fondatore dell’astrattismo, Wassily Kandinskij, ha sempre mostrato interesse per un approccio scientifico alla realtà: il viaggio per lui diventa “cifra riassuntiva” della sua stessa esistenza. La mostra, che accosta sue opere provenienti dai più importanti musei russi (alcune mai viste prima in Italia) abbraccia il lungo periodo della formazione dell’artista, fino al 1921, quando si trasferì in Germania per non tornare mai più in Russia. Con l’ausilio di specifici strumenti multimediali, il visitatore potrà “entrare” nei suoi dipinti astratti e percorrerli. Proprio come voleva lui, che scrisse “per anni ho cercato di ottenere che gli spettatori passeggiassero nei miei quadri: volevo costringerli a dimenticarsi, a sparire addirittura lì dentro”.
Kandisnkij al Mudec
23/03/2017, inIl fondatore dell’astrattismo, Wassily Kandinskij, ha sempre mostrato interesse per un approccio scientifico alla realtà: il viaggio per lui diventa “cifra riassuntiva” della sua stessa esistenza. La mostra, che accosta sue opere provenienti dai più importanti musei russi (alcune mai viste prima in Italia) abbraccia il lungo periodo della formazione dell’artista, fino al 1921, quando si trasferì in Germania per non tornare mai più in Russia. Con l’ausilio di specifici strumenti multimediali, il visitatore potrà “entrare” nei suoi dipinti astratti e percorrerli. Proprio come voleva lui, che scrisse “per anni ho cercato di ottenere che gli spettatori passeggiassero nei miei quadri: volevo costringerli a dimenticarsi, a sparire addirittura lì dentro”.
Kandinskij al Mudec, speciale bambini
23/03/2017, in
Il fondatore dell’astrattismo, Wassily Kandinskij, ha sempre mostrato interesse per un approccio scientifico alla realtà: il viaggio per lui diventa “cifra riassuntiva” della sua stessa esistenza. La mostra, che accosta sue opere provenienti dai più importanti musei russi (alcune mai viste prima in Italia) abbraccia il lungo periodo della formazione dell’artista, fino al 1921, quando si trasferì in Germania per non tornare mai più in Russia. Con l’ausilio di specifici strumenti multimediali, il visitatore potrà “entrare” nei suoi dipinti astratti e percorrerli. Proprio come voleva lui, che scrisse “per anni ho cercato di ottenere che gli spettatori passeggiassero nei miei quadri: volevo costringerli a dimenticarsi, a sparire addirittura lì dentro”.
Mostra Basquiat, Mudec di Milano
11/11/2016, inIn modo diretto e apparentemente infantile Basquiat è stato in grado di portare all’attenzione del grande pubblico tematiche essenziali sull’identità umana e sulla questione dolorosa e aperta della razza.
Capace di intrecciare, unico per quei tempi, l’energia urbana “dannata” di New York con le sue radici segnate dalla schiavitù e dalla diaspora, è stato un personaggio fondamentale nella storia contemporanea americana.
Venti anni dopo la sua prima mostra al Whitney Museum of American Art (1992-1993) e dieci anni dopo la retrospettiva al Brooklyn Museum of Art (2005), questa esposizione mostrerà il ruolo centrale di Basquiat nella generazione dei suoi artisti coetanei e la funzione della sua arte come un ponte di collegamento tra le diverse culture.
Mostra Hokusai a Palazzo Reale, Milano
10/11/2016, inlI Giappone non è poi così lontano: fino a gennaio 2017 basta andare a Palazzo Reale e godersi la mostra “ Hokusai Hiroshige Utamaro. Luoghi e volti del Giappone che ha incantato l’Occidente. La splendida rassegna, che celebra i 150 anni dei Rapporti Internazionali tra Giappone e Italia, è un coinvolgente viaggio nell’arte giapponese e negli scambi culturali tra Oriente o Occidente in cui vale proprio la pena immergersi! Un tour guidato che vi condurrà dalle pendici del monte Fuji agli angoli della città di Edo, in un ricco ed emozionante susseguirsi di immagini di splendidi paesaggi, flora esotica, personaggi caratteristici e tanto altro. Siete pronti per un tuffo nelle atmosfere più mozzafiato dei paesaggi giapponesi?
Mostra Escher a Palazzo Reale Milano
07/11/2016, inMilano ripercorre l’intera carriera dell’originale artista olandese, esploratore dell’impossibile e delle possibilità geometriche dell’arte, in un sapiente uso di prospettive infinite, visioni poliedriche e costruzioni irrazionali.
La sua poetica prende spunto dallo stile Liberty, presenta un’attenzione particolare per gli aspetti matematici e rigorosi, ma nel corso della sua attività pittorica, Escher indaga gli “aspetti impossibili” ispirati alle architetture moresche e italiane.
Quella di Escher è infatti una produzione complessa e colta, ma allo steso tempo divertente e divertita dalle infinite possibilità del disegno ricorsivo, della geometrizzazione delle forme naturali, dagli incastri prospettici, in un gioco che affascina spettatori di tutte le età e che rende unici il suo stile e i suoi studi.
Con un’esposizione di oltre 200 opere, la mostra di Escher a Milano si profila come una delle mostre monografiche più complete e intriganti della stagione culturale milanese, con importanti prestiti e capolavori assoluti che ben illustrano il successo internazionale di Escher e della sua grafica.
Mostra Escher, visita guidata per bambini
07/11/2016, inCon oltre 200 opere, l’itinerario del progetto espositivo sarà un viaggio all’interno dello sviluppo creativo dell’artista, partendo dalla radice liberty della sua cultura figurativa, soffermandosi sul suo amore per l’Italia e individuando nel viaggio a L’Alhambra e a Cordova la causa scatenante di un interesse per le forme geometriche già ampiamente presente nella sua vena creativa.
Joan Miró. La forza della materia, Mudec, Milano
02/06/2016, inIl lavoro di Joan Miró, una delle personalità più illustri della storia dell’arte moderna, è intimamente legato al surrealismo e alle influenze che artisti e poeti di questa corrente esercitarono su di lui negli anni venti e trenta. È attraverso di loro che Miró sperimenta l’esigenza di una fusione tra pittura e poesia, sottomettendo la sua opera a un processo di semplificazione della realtà che rimanda all’arte primitiva, al tempo stesso punto di riferimento per l’impostazione di un nuovo vocabolario di simboli e strumento utile a raggiungere una nuova percezione della cultura materiale.
La retrospettiva intende porre l’attenzione su questo ultimo aspetto, mostrando attraverso un’ampia selezione di opere realizzate tra il 1931 e il 1981, l’importanza che l’artista ha sempre conferito alla materia, non solo come strumento utile ad apprendere nuove tecniche ma anche e soprattutto come entità fine a se stessa.
Attraverso la sperimentazione di materiali eterodossi e procedure innovative, l’artista mira a infrangere le regole così da potersi spingersi fino alle fonti più pure dell’arte.